Poker Movie




Titolo: Rounders (Il Giocatore)

Anno: 1998

Regia: John Dahl

Attori: Matt Damon, Edward Norton, Paul Cicero, John Turturro, Gretchen Mol

Mike McDermott è uno studente di giurisprudenza attratto dal giro del poker. Sembra esserne uscito, ma vi ricade grazie a un amico che ha appena lasciato la prigione. Dovrà scegliere tra l'azzardo e l'amore. Unici elementi degni di nota: la lunga sequenza della partita e Malkovich impegnato nel ruolo di un giocatore russo goloso di biscotti.




Titolo: Shade

Anno: 2003

Regia: Damian Nieman 

Attori: Sylvester Stallone, Melanie Griffith, Gabriel Byrne, Hal Holbrook, Thandie Newton 

Tre truffatori sono pronti a qualsiasi cosa pur di portare a termine il grande colpo. Grazie ad una serie di circostanze fortunate riusciranno a mettere le mani su un bottino che li renderà molto ricchi. Ma in realtà la loro vittima è un gangster assetato di vendetta.




Titolo: Regalo Di Natale

Anno: 1986

Regia: Pupi Avati

Attori: Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, Diego Abatantuono, Alessandro Haber

Nella notte di Natale quattro amici e un industrialotto, il pollo da spennare, si trovano per una partita di poker che sarà, in molti sensi, un regolamento di conti. Come si addice a una partita di poker, che è il fulcro del film, c'è suspense, ma vien fuori bene anche la conoscenza che il bolognese Avati ha della vita in provincia e del suo continuo peggioramento. Sua è l'orchestrazione sapiente di un quintetto di attori eterogenei che hanno le facce giuste. C. Delle Piane premiato come attore protagonista a Venezia 1986; Nastro d'argento a D. Abatantuono non protagonista; David di Donatello a R. De Luca (suono), Riz Ortolani (musica).




Titolo: Maverick

Anno: 1994

Regia: Richard Donner

Attori: Jodie Foster, Mel Gibson, James Garner, Graham Greene

Disavventure di Bret Maverick, simpatico imbroglione, elegante e arguto parassita alle prese con una gara di poker a eliminazione e con l'affascinante Annabelle, spregiudicata e rapace fanciulla del Sud. Ispirato a una popolare serie TV (1957-61) che diede fama e florido conto in banca a Garner (qui nella parte di Zane Cooper, giocatore professionista), è un allegro ballo di imbroglioni che conferma un'antica regola del cinema hollywoodiano sull'estrema difficoltà di mettere il western in parodia. Megaproduzione (65 miliardi di lire con Gibson in veste anche di coproduttore), un cast di prim'ordine, poche idee. Nell'Ottocento Maverick indicava la bestia non marchiata a fuoco e, più avanti, chi non voleva affiliarsi a un partito regolare.




Titolo: La Rivincita Di Natale

Anno: 2004

Regia: Pupi Avati 

Attori: Diego Abatantuono, Carlo Delle Piane, Alessandro Haber, Gianni Cavina, George Eastman

Il tavolo verde di Avati si accende ancora e riluce degli sguardi di cinque personaggi in cerca di sé stessi e di un momento che per tutti, vincente o perdente, si imprime in una vita che non sempre è quella che sembra, e, molto frequentemente, rappresenta una dura realtà. Franco, 18 anni dopo una sconfitta in una partita a carte che lo ha segnato (anche economicamente), cerca i suoi “compagni di ventura” per giocare una rivincita su molti fronti. Lele, critico cinematografico malato di cancro, Ugo, conduttore televisivo, Stefano, proprietario del “luogo del delitto”, l’avvocato Santelia. I protagonisti fra giochi delle parti si presentano nuovamente a rivivere quell’attimo che li mette a confronto in valore assoluto, senza considerare la loro condizione di vita attuale. La tensione della vecchia amicizia è ora dentro il mazzo di carte, che legge e mette a confronto ancora una volta l’anima e il cuore di chi è coinvolto.
Il regista mette in scena gli uomini ancor prima dei luoghi, e li innalza alla magia del cinema. Le interpretazioni superlative e i tempi drammatici costruiscono un’opera “da camera” perfetta in ogni dettaglio.
Quando il cinema italiano è realtà a ventiquattro fotogrammi al secondo.




Titolo: Asso

Anno: 1981

Regia: Pipolo, Franco Castellano

Attori: Edwige Fenech, Adriano Celentano, Renato Salvatori, Sylva Koscina

Per il poker ci lascia le penne, ma torna come fantasma, invisibile a tutti tranne che all'opulenta consorte. L'esibizione di una stupidità così vertiginosa e di una pigrizia così arrogante è una rarità.